Con uno stile secco e pungente De Benedetti analizza e porta alla ribalta la crisi della borghesia, spesso partendo da una coppia ''felicemente sposata'', in cui i rapporti sembrano all'apparenza perfetti ma in realtà sono già svuotati e impigriti nei sentimenti e nelle passioni. Esempio classico è proprio la commedia Non ti conosco più, scritta nel 1932: colpita ad un'improvvisa amnesia, la bella Luisa non solo non riconosce più il marito Paolo ma, domandandosi chi sia quello sconosciuto, vorrebbe sbatterlo fuori di casa.
Sconvolto, l'uomo chiama per un consulto lo specialista professor Alberto Spinelli ma Luisa, non appena conosciuto il medico, gli si rivolge affettuosamente, convinta che costui sia proprio il consorte. Per assecondare l'ammalata i due uomini, di comune accordo, si scambiano i ruoli innescando così un'esilarante girandola di equivoci. Quando il professor Spinelli crede di aver trovato una spiegazione ''scientifica'' per l'amnesia di Luisa, un colpo di scena lo spiazza lasciandolo senza parole…